
IL VIAGGIO
“Direi che possiamo fermarci qui, Gabrielle”
“Che spettacolo Corinto al tramonto! Peccato doverla lasciare…Se solo fossi brava anche a dipingere…”
“Non saresti tanto brava quanto a scrivere…”
“Davvero?”
“Sì, amo i tuoi scritti Gabrielle…” disse con un’inflessione dolce.
Xena adorava ciò che Gabrielle scriveva. Non le pareva vero. La burbera guerriera con cui stava viaggiando ormai da un paio d’anni sembrava aver smussato un po’ gli spigoli.
“E’ il posto più adatto per trascorrere la notte, così potrai goderti lo spettacolo dalla collina”
“Da quando sei così romantica, Xena?”
“Eh? Da mai. Dicevo per te…”

Gabrielle notò un leggero imbarazzo nel tono di Xena, ma decise di non infierire; tra qualche giorno sarebbe stato il compleanno della guerriera e ancora non sapeva cosa donarle.
Lei, una donna d’azione tutta spada, chakram e frusta!
Cosa avrebbe potuto offrirle di così speciale?
I pensieri di Gabrielle furono interrotti dalla mano di Xena che si posò sulla sua spalla; si voltò e alla sua destra Xena le sorrideva in silenzio. I suoi occhi erano di un azzurro intenso, come il mare che avrebbero raggiunto il giorno seguente per raggiungere Tebe.
“Andiamo a dormire? Domattina dovremo alzarci presto”
“Sì, Xena” e Gab posó il capo sul petto della guerriera.
**********

Gabrielle non riusciva a dormire e non capiva perché. Era come se un raggio di luce bianca la colpisse proprio sugli occhi.
Si destò e vide davanti a lei Afrodite che la osservava ammiccante.
“Non dormi, vero? Ma io sono qui per aiutarti tesorino!”
“Sei qui per fare un incantesimo del sonno?” La schernì amichevolmente Gab.
“No sciocchina! Sono qui perché so cos’hai nel cuore! Non hai idea di che regalo fare a Xena e domani sarete sicuramente occupate!”
“Già, qualche volta vorrei che la vita insieme a Xena fosse meno avventurosa”
“E poterle dichiarare i tuoi sentimenti, vero?”
“Xena crede che io sia troppo giovane per tutto, figuriamoci per i sentimenti…non mi considera proprio…”
“E noi faremo in modo che si svegli!”
Afrodite rilasciò un tocco di magia e scomparve.
Gabrielle cascò in un sonno profondo.
**********

“Dov’è il mio chakram? Dov’è?”
Era l’alba, e Xena stava sbraitando come una forsennata!
“Xena, ma cosa succede?”
“Succede che il mio chakram è sparito! Ieri sera lo avevo lasciato vicino alla tua bisaccia e ora non c’è più!”
“Non ci sono segni che qualcuno sia passato di qui, non è possibile che te lo abbiano rubato Xena…”
Xena guardò Gabrielle con espressione accusatoria.
“Non guardarmi così, io non l’ho preso, né usato…”
“Certo che no…non sapresti che farne…ma tu la notte ti agiti e parli, e ti alzi…e cammini…!”
“Scusa? Stai dicendo che in un momento di sonnambulismo io possa avere preso il tuo chakram e averlo lanciato chissà dove?!?”
“Precisamente!”
“Tu sei folle!”

Xena era molto agitata, e la sua ira le fece tirare un pugno contro ad uno degli alberi della foresta. Le nocche iniziarono a sanguinare copiosamente e Gabrielle andò subito a cercare qualcosa per tamponare la ferita.
“Lascia stare, non mi fa male. E poi sono capace di arrangiarmi da sola. Tu combini solo guai”
“Scusa?”
“Non avrei mai dovuto portarla con me…” disse a voce bassa Xena, ma Gab la sentì eccome.
“Non puoi pensare davvero quello che hai detto Xena…”
Nonostante l’amarezza, Xena non nascose i suoi pensieri.
“Questa vita non fa per te, Gabrielle. Io non faccio per te.”
“Come puoi dire queste cose così orribili? Mi ferisci…” Gabrielle aveva gli occhi lucidi. Quelle parole le avevano trapassato il cuore.
“Appena arriveremo a Tebe penseremo al da farsi. Non avendo più il mio chakram sarà impossibile affrontare la Sfinge Greca”
“Ma la leggenda narra che per sconfiggerla occorra sciogliere degli enigmi”
“Io non posso permettermi di risolvere degni indovinelli, Gabrielle! E tu devi ritornare a Potidea!” Xena era risoluta.
“Io non andrò da nessuna parte, Xena!”
“Tu farai quello che dico o…”
“O cosa? Io non sono una ragazzina, Xena! E tu non puoi darmi ordini!”
Gabrielle si mise proprio di fronte a Xena come se fosse in grado di sfidarla non solo a parole ma anche fisicamente.
“Ma posso decidere chi deve o non deve stare con me!” Xena le diede una spallata, andò verso Argo e montò in sella.
Gabrielle si sentì persa.
**********
Xena come al solito stava davanti a Gabrielle in groppa ad Argo ed erano ormai diverse ore che non si rivolgevano la parola. La distanza emotiva delle due donne si poteva tagliare con un coltello.
“Fermiamoci per una sosta. Argo é stanca.”
“Naturalmente di me non ti importa nulla, vero Xena? Senza contare che se hai perso il tuo chakram é colpa mia e non merito che tu mi parli, vero?”
“Io non ho perso il chakram!” sottolineò scandendo le parole con rancore.
“Nemmeno io, Xena!”
Ci fu un attimo di silenzio.
“Ascoltami Gabrielle, prendiamoci una pausa. Mangiamo qualcosa e poi perseguiremo il viaggio…ok?”
Gabrielle annuì, ma era profondamente triste.
**********
Gabrielle cucinò per entrambe e servì la ciotola a Xena che la guardò imbarazzata; la ringraziò, poi la prese per un braccio in modo delicato ma deciso.
Gabrielle trasalì.
“Perdonami Gabrielle…non volevo essere così dura…”
Gabrielle non le rispose, si sedette accanto a lei ma non riuscì a mangiare nulla.
“Gabrielle, parlami”
Con una mano prese tra le dita il mento di Gabrielle cercando di farle girare il volto verso di sé, ma abbassò lo sguardo.
“Gabrielle, dimmi qualcosa…”
Quando Gabrielle sollevò lo sguardo vide gli occhi di Xena evidentemente tristi e dispiaciuti: sapeva essere crudele quanto dolce, e ancora non si era abituata a questo lato della guerriera.
Forse Xena aveva ragione, forse era giusto tornare a Potidea dalla sua famiglia, unirsi a ciò che era il suo promesso sposo e abbandonare quella vita.

Xena la destò da quei pensieri accarezzandole il viso, e dai movimenti e dal modo di guardarla sembrava quasi intenzionata a baciarla, ma Gabrielle ebbe uno scatto e rovesciò la ciotola in terra.
“Per gli dèi! Scusami Xena spero di non averti sporcata!”
“No Gabrielle…senti io…”
Gabrielle non le fece finire la frase, si alzò e andò a pulire il recipiente con il cuore che le batteva all’impazzata.
“Il mio promesso sposo… Perdicca… non lo amo e non lo voglio, ma non posso nemmeno restare con Xena. Sono un peso per lei …un guaio… è stata molto chiara…”
Possibile che Xena stesse per baciarla? Dopo tutto quello che le aveva detto?
No. Non era possibile.
E poi non aveva mai manifestato certi atteggiamenti. Solo un grande affetto sicuramente più simile a quello che potrebbero avere due sorelle.
Xena dal canto suo non insistette; non riusciva a capire se la ragazza l’avesse rifiutata o non avesse capito le sue intenzioni. D’altra parte comprendeva che la reazione era più che plausibile dato che aveva più volte infierito minacciandola di riportarla a Potidea.
“Gabrielle, vieni!”

Xena le tese il braccio per farla salire a cavallo e si ricordò quando tempo fa al loro primo incontro successe la stessa cosa.
Non era mai stata sopra ad un destriero e l’altezza le faceva paura, ma Xena le dava sicurezza.
Si sentiva protetta da quella donna per cui del tutto incoscientemente anni prima provò un colpo di fulmine.
Quella donna per cui decise di lasciare tutto e tutti e vivere un’esistenza forse al di là delle proprie capacità fisiche.
Gabrielle salì in groppa ad Argo e cinse le braccia intorno alla vita di Xena che per un istante con una mano si accertò che la ragazza fosse ben salda a lei, e la strinse.
Tebe era sempre più vicina.

UNA STRADA ROSSO SANGUE
Finalmente Xena e Gabrielle arrivarono al porto di Corinto dove da lì a poco sarebbe salpata la galea che le avrebbe condotte a Tebe.
“Aspettami qui Gabrielle, vado a trattare con il capitano. Sicuramente il prezzo sarà maggiorato con Argo”
Gab però si fece distrarre da alcune bancarelle non molto lontane dal molo, in particolare fu attratta dai modi pittoreschi di un mercante che vendeva stoffe e monili.
“Mia bella fanciulla, come posso soddisfare i tuoi desideri? Guarda che delizioso copricapo, meraviglioso per una gita in mare” disse mostrandole un orribile cappello giallo di forma cilindrica.
“Ma dai! Davvero vorresti vendermi questa cosa terribile?” ridacchiò Gabrielle.

“No, certo che no bella fanciulla…sicuramente ad un occhio raffinato come il tuo non può essere sfuggito questo stròphion” *(tessuto simile a un reggiseno utilizzato nell’antica Grecia) insistette il mercante.
“Ma sei pazzo? E’ rosso! Lo usano le etère” *(prostituite dell’antica Grecia)
“Sicuramente il tuo promesso sposo apprezzerà, provalo!”
“Ecco…io non ho un promesso sposo…cioè…lo avevo ma…”
“Gabrielle!!” Xena la stava cercando e sembrava piuttosto seccata.
“Gabrielle!” Incalzò nuovamente.
“Sono qui Xena!” Fece segno sbracciando
“Nulla che non possa apprezzare anche una bella guerriera come quella…” ammiccò il mercante.
“D’accordo, dammelo!”
E mentre lo stava pagando i suoi occhi si posarono su una catenina con un ciondolo particolare che attirò la sua attenzione e la fece pensare immediatamente a Xena.
“Puoi darmi anche quello? Sbrigati!”
Gabrielle che era solita trattare sul prezzo di ogni cosa, questa volta doveva muoversi alla velocità della luce.
“Gabrielle! ALLORA?!?” Urlò più forte Xena.
“Buona giornata cara fanciulla”
Gabrielle si congedò frettolosamente salutando il mercante in modo nevrotico con una mano, irritata certamente da Xena.
“Gabrielle ti avevo detto di aspettarmi e invece te ne sei andata in giro per bancarelle con Argo! Cos’hai comprato?”
“Nulla…”
“Dai! Fa’ vedere!”
“Ma ho detto che non ho comprato nulla!”
Xena iniziò a solleticare Gabrielle e cingerla con le braccia finché non riuscì a scoprire uno dei suoi acquisti: aprendolo rimase visibilmente imbarazzata.

“E questo cosa sarebbe?”
“Roba mia!” rispose Gab togliendole l’indumento dalle mani.
“Roba forte direi… non è da te.”
“Lo sarà quando tornerò a Potidea. Da Perdicca”. Con queste parole Gab cercò di scaturire gelosia in Xena.
“Ma non lo trovavi stupido e noioso?”
“E tu? Non vedevi l’ora di liberarti di me?”
“Senti, non c’è tempo per questi discorsi. Dobbiamo imbarcarci”.
Xena prese le briglie di Argo e iniziò ad avviarsi.
Gabrielle dietro di lei pensierosa.
“Quanto sei fastidiosa Xena…fastidiosa e amabile allo stesso tempo…”
**********
Finalmente la galea era partita e si ritrovarono in viaggio per mare.
“Bene, Argo è sistemata. E’ stata una fortuna trovare una galea abbastanza grande che potesse ospitarla. Tutto bene Gab?…?
“No, Xena. Dovresti saperlo che soffro il mal di mare”
“Un motivo in più per stare sulla terra ferma…” sorrise
“Sì Xena, ho capito! Non ti preoccupare!”
Una volta arrivate a Tebe mi arrangerò per tornare a Potidea! Ora però basta con questo strazio!”
“Ma…” Xena non riuscì a finire di parlare, Gabrielle si allontanò senza proferire più mezza parola lasciando la guerriera di sasso.
**********

La nottata sulla galea si rivelò essere molto movimentata, poiché Xena non riusciva a prendere sonno e Gabrielle era sul ponte a vomitare l’anima; le continue oscillazioni dell’imbarcazione non le consentivano di digerire nemmeno l’acqua.
Xena, preoccupata per l’amica, decise di raggiungerla di sopra e la vide appoggiata al bracciolo del ponte, fissa ad osservare la luna che si specchiava sul mare.
“Come va’?” Xena accarezzò la schiena di Gabrielle affettuosamente.
“Ti importa?” Gab continuò a guardare la luce della luna riflessa sullo specchio dell’acqua.
Era una serata limpida e un po’ fredda.
Gabrielle ad un tratto sentì Xena di fianco a lei posarle addosso il suo mantello, poi le accarezzò le spalle velocemente per farle calore. Infine la strinse leggermente a sé.
“Mi importa sempre di te, Gab…”
Questi gesti di affetto da parte di Xena per Gabrielle non erano una novità, ma erano altrettanto rari. In quel momento ne aveva bisogno più che mai e si lasciò andare. Così, senza nemmeno rendersene conto, abbracciò Xena e Xena rispose a quel tenero abbraccio.
“Proviamo a riposare, Gab?”
“Sì, ma prima fammi stare ancora un po’ così…”
**********
La galea era ormai in arrivo a Tebe, ed uno dei marinai andò a cercare le due donne per avvisarle, trovandole entrambe ancora addormentate: Gabrielle era comodamente abbracciata a Xena.
“Hey voi due! Hey!” urlò il marinaio.
“Scusate tanto se vi disturbo, ma a breve attraccheremo al molo di Tebe!” ribadì il marinaio con tono ironico.
Gabrielle aveva il sonno pesante, e il mal di mare l’aveva decisamente stroncata.
Xena cercò di svegliarla.
“Gabrielle…Gabrielle, svegliati…” il tono di voce di Xena era dolce e leggero ma deciso, però, anziché svegliarsi, Gabrielle si strinse ancora di più a Xena che presa dalla tenerezza del momento si avvicinò alla ragazza sfiorandole le labbra con le sue.

“Gab…” Gabrielle aprì gli occhi incredula e vide Xena molto vicina a lei…troppo!
Si alzò di scatto.
“Dunque…siamo…arrivate?”
“Sì” rispose seria Xena
“Bene…bene…andiamo?”
“Gab, senti…”
“Sì, sono pronta!”
Xena rimase di sasso.
Ormai le sembrava evidente che Gabrielle per lei provasse solo amicizia, quindi decise di concentrarsi totalmente sulla missione per cui era stata chiamata in aiuto da Re Laio.
**********
“Maestà, è arrivata Xena, la Principessa Guerriera!”
Xena venne annunciata al cospetto di Re Laio.
Il sovrano era al quanto strano; vestiva con colori sgargianti, aveva le unghie lunghe laccate e truccato come una regina egizia. Anche il suo modo di parlare era piuttosto inusuale per un Re.

“Oh perfettissimo! Xena sono contento tu sia arrivata! La situazione è al quanto degeneratissima!” La voce di Re Laio era quasi femminile ma graziosa.
“Oh, ma chi è la giovanissima fanciulla al tuo fianco? Sembra una lavandaia!”
Gabrielle lo guardò stupita.
“E’ una mia cara amica…comunque dicevi Maestà…?”
“Oh, sì…ecco…tu ben saprai che su Tebe pende una maledizione fastidiosissima dopo che io…ecco…ho ucciso il bellissimo Crisippo!”
“Da quanto si trova qui?” chiese Xena perplessa
“Da almeno due lune…ha ucciso tantissimi e bravissimi cittadini, nessuno riesce a risolvere i suoi enigmi sono troppo difficilissimi”
“Io non credo che la Sfinge Greca sia qui per colpa di un omicidio, mi sembra strano.”
“Ma non ci sono altri motivi, Xena”
“Apparentemente…”
“Dove si trova la Sfinge?” chiese Gabrielle incuriosita
“La potete trovare sul Monte Ficione perlopiù, ma a volte si apposta anche nel bel mezzo della città. Nessuno in effetti è sicurissimo di dove possa trovarsi con precisione precisissima!”
“Naturalmente io sarò felice di ospitare te e la tua bassissima amica per tutto il tempo necessario”
“Bassissima amica?!?”
“Gabrielle, lascia perdere…d’accordo Sire, accettiamo con piacere la tua ospitalità. Intanto cercherò di sapere di più su questa faccenda…” così Xena si congedò dal monarca.
**********
Le due ragazze in sella ad Argo si stavano dirigendo verso il monte Ficione.
La giornata era piuttosto scura; sembrava che da lì a breve sarebbe scoppiato un temporale.
“Da dove iniziamo?”
“Non lo so Gabrielle…se solo avessi il mio chakram…intanto vediamo se riusciamo a trovare segni della Sfinge.”
“Potremmo iniziare a fare qualche domanda in giro, Re Laio non mi è sembrato così esaustivo!”
“Non lo è stato perché ha ucciso un uomo Gabrielle…un uomo che è stato il suo amante un tempo…”
“Ah, davvero?…”
“Sì, e non era nemmeno così bello come dice…”
“La bellezza è relativa Xena!”
“In questo caso avresti da ridire anche tu, Gab…!
“Umpf! Non credo! …per gli dèi Xena! Guarda!”
Entrambe smisero immediatamente di battibeccare, in quanto davanti a loro si presentò uno spettacolo decisamente inquietante e orrido: decine di cadaveri smembrati, alcuni con gli organi interni che fuoriuscivano dai corpi, altri con le orbite del cranio vuote.
La posizione di alcuni faceva credere che avessero cercato di difendersi, altri avevano evidenti segni di artigli sul dorso e ferite profonde ben piantate nella carne. Sangue di un rosso vivo sgorgava ancora dai corpi più freschi e si mischiava alla terra dello stradino sul percorso che da lì a breve avrebbe convogliato al monte.
“Tutto ciò è orribile, Xena…” il tono di voce di Gabrielle era flebile e pieno di terrore allo stesso tempo…
“Shhhh…guarda Gabrielle…”
Le gocce di sangue mischiate alla terra si trasformano in tanti piccoli scorpioni neri che risalirono sui cadaveri divorando le carni in decomposizione dei corpi. Xena notò man mano che gli aracnidi aumentavano di dimensione fino a diventare grandi quanto un uomo adulto; uno di essi si avvicinò minaccioso a Gabrielle con l’aculeo in posizione di attacco, e Xena con la frusta riuscì a fermarne l’avanzata solo per pochi attimi, poiché l’enorme insetto la tranciò con una delle sue chele.

Xena rimase stupita e si accorse che forse era il caso di agire in fretta.
“Presto Gabrielle, dobbiamo andarcene subito da qui!”
“Ma…come? Andarcene…?”
“Gabrielle, ti sei dimenticata del mio chakram? Dobbiamo pensare ad un piano per arrivare al monte Ficione, e senza la mia arma più potente qui non abbiamo speranze di combattere e sopravvivere!”
Gli scorpioni erano diventati sempre più numerosi e sempre più grandi.
Xena prese Gabrielle per un braccio e corsero via in sella ad Argo; un attimo dopo Gabrielle si rese conto di aver perso il suo bastone che certamente le era sfuggito quando lo scorpione l’aveva attaccata.
“Maledizione Xena! E ora?”
“E ora tu sei senza bastone ed io senza Chakram. Appena torneremo da Re Laio valuteremo il da farsi!”
La situazione si era notevolmente complicata.
Qualcuno in una radura le stava spiando.
Che bello vedere finalmente i capitoli 1 e 2 arricchiti da foto e immagini adatte! 😍😍😍 Ho davvero apprezzato moltissimo le foto inserite, poi quella di Re Laio mi fa troppo ridere! 🤣 Riguardo la Fan Fiction, come già sai dai miei precedenti commenti, mi piace moltissimo e non vedo l’ora che vada avanti…le scene, l’ambientazione, l’interazione tra Xena e Gabrielle, tutto ricorda una vera e propria puntata di Xena! 💜 Continuala presto e complimenti! 💜
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In questo momento ho appena scritto alcuni dialoghi del terzo capitolo…vediamo se riesco a pubblicarlo in tempi brevi… 🤓
Grazie per il supporto…d’oro!
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Eheheheheheheheh ma figurati, ci son le cotolette! 😆😎 A parte gli scherzi, spero davvero di leggere presto il prossimo capitolo, perché la storia è molto coinvolgente! Chissà che fine ha fatto il Chakram di Xena… 🤔 Attendo con ansia!
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Letto tutto d’un fiato!!!! Bello e coinvogente, le foto che accompagnano il racconto ci stanno benissimo. Re Laio è assurdo!!!!! Ora vado al terzo capitolo^__^
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Felice tu abbia apprezzato! Questa è la mia prima FF dedicata a Xena e speravo potesse piacere ai fan! ☺️
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